Le teorie del ragionamento nella prospettiva dei due processi: la distinzione tra processi inferenziali intuitivi e riflessivi

Speaker:
Massimo Marraffa
Quando:
12/05/2017 - 11:30
Dove:
Dipartimento di Matematica e Fisica, Aula 311, pal. C, l.go S. Leonardo Murialdo 1
Abstract

Secondo le teorie ‘dei due sistemi’, il sistema cognitivo umano sarebbe composto da almeno due sottosistemi. Il Sistema 1 opera in modo inconscio e rapido, producendo risposte intuitivamente cogenti a problemi di apprendimento e ragionamento. Il Sistema 2 opera invece in modo cosciente e lento, entrando in azione solo quando il soggetto è indotto a svolgere un compito inferenziale in modo riflessivo.
Nel mio intervento solleverò due obiezioni a questa famiglia di teorie. 
(1) L’immagine di due sistemi neurocognitivi che esistono l’uno accanto all’altro e competono per il controllo del comportamento dell’agente ha scarsa plausibilità evoluzionistica: perché mai l’evoluzione invece di modificare, estendere o integrare l’architettura del preesistente S1, avrebbe ricominciato tutto da capo con S2? Più plausibile è allora l'ipotesi che i processi di S2 siano realizzati in quelli di S1 . Ossia non vi sono due sistemi distinti, bensì due livelli o strati di processi cognitivi, l’uno dipendente dalle operazioni dell’altro. In quest’ottica, non occorre supporre che l’evoluzione abbia fortemente arricchito l’architettura di S1 per far nascere S2; basta immaginare che i sottosistemi di S1 siano stati orchestrati e utilizzati in modi nuovi.
(2) Ammettiamo la realtà della distinzione fra processi di ragionamento intuitivi e riflessivi; e accogliamo la congettura che il ragionamento riflessivo sia in larga misura realizzato dalle operazioni cicliche di processi intuitivi inconsci (fra cui i sottosistemi normalmente assegnati a S1). Ciò non equivale però a una conferma dell’ipotesi dei due sistemi; e questo perché -- è stato sostenuto -- la distinzione fra S1 e S2 non coincide con la distinzione fra ragionamento intuitivo e ragionamento riflessivo.